Potreste pensare che l’articolo parlerà di sesso o di sessuologia ma non è così. Il tema è il canto.
Disaccoppiamento. Di che si tratta? Di un fenomeno molto semplice e frequente sebbene spesso misconosciuto anche in àmbito clinico, non essendo quasi mai il medico (otorinolaringojatra o foniatra) formato alla Medicina applicata alla voce artistica. Alfonso Gianluca Gucciardo
Sebbene competa al Maestro di canto classificare le voci, dividendole nei canonici “registri” (soprano, mezzo, contralto, tenore, baritono e basso) e nei sottoregistri (per es., basso buffo o tenore drammatico, lirico, leggero etc.), spesso, soprattutto nei casi di dubbio, detto Maestro chiede al medico specialista di ajutarlo nell’individuare che tipo di voce è quella del suo allievo e conseguentemente che tipo di repertorio possa confarsi a lui credibilmente. In tal caso, con diverse modalità che non è d’uopo spiegare qui, si procede a dare il nostro piccolo e umile contributo classatorio. Non di rado, però, ci si trova dinnanzi al cosiddetto disaccoppiamento, cioè, semplificando al massimo, al fenomeno per il quale il cantante ha, per esempio, corde vocali vere classicamente baritonali ma cavità sovraglottica tenorile oppure corde sopranili ma cavità da mezzo. La storia e la tradizione del Belcanto (e non soltanto) insegnano come, se ajutati nel percorso, questi soggetti possano trovare facilmente e fruttuosamente la loro “spendibilità” artistica in ruoli specifici (per esempio baritenorili o falconiani etc). Grandi nomi della lirica e della musica cosiddetta “commerciale” (odio questo termine però ormai è invalso nella moderna Letteratura scientifica sul tema) sono testimonianza di fenomeni di disaccoppiamento che hanno permesso loro, appunto, carriere con ruoli specifici oppure con ruoli indifferenti (si pensi a Enrico Caruso o a Freddie Mercury). Alfonso Gianluca Gucciardo
Questi casi – ripeto: frequentissimi – mettono in crisi inizialmente l’artista (e, sovente, persino il rapporto tra il cantante incredulo/confuso e il medico) che si sente “strano” e teme di non poter fare carriera non essendo facilmente catalogabile e quindi “vendibile” nelle audizioni. Poi, grazie all’ajuto soprattutto del Maestro di Canto, l’Artista prende fiducia in sé stesso, nell’équipe e nelle proprie importanti possibilità che sono una risorsa e non un limite. Quando avviene ciò… il successo è assicurato. A G Gucciardo
In quasi tutti i casi, viva il disaccoppiamento, allora! Alfonso Gianluca Gucciardo