Se l’apparato genitale ha ruolo influente sulla voce per via degli ormoni, l’inte­stino (soprattutto il cras­so) è importante non solamente per le sue funzioni maggiori ma anche perché i linfociti B [e le Immunoglo­buline A che producono nel tessuto chiamato MALT di cui il GALT1 fa parte]

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lavorano a difesa dell’intero tratto respiratorio, corde vocali comprese.

Un uso professionale (artistico) corretto, duraturo e sano della voce presuppone, allora, che si de­purino perio­dicamente l’intestino e le mucose (GALT, MALT) con probiotici, con fermenti lattici etc ed evitando eccessi di carboidrati.

Ogni attentato (alimentare, traumatico o di altra natura) a carico dell’intestino inizia con il dare segnali di sé non sempre presto. Prima che si stabilizzi una di­sbiosi cronica, general­mente si passa da fenomeni (sotto­valutati) di colite o di me­teorismo anche fermentativo che suggerirebbero, in effetti, di orientarsi inizialmen­te verso una alimentazione cauta a preva­lenza protidica (escludendo, però, le farine manitoba e i lieviti, oltre che i glicidi) e con cottu­ra più che al dente. Al persistere dei sintomi e dei segni, sarebbe bene approfondire almeno attraverso una ecografia dell’addome completo, dopo avere, però, assunto carbone vegeta­le o qualche far­maco – previa prescrizione del medico – finaliz­zato a liberare l’intestino dai gas che osterebbero la visione dei dettaglî di esso e del pancreas.

A questo bisogna dare massima attenzione. È un apparato complesso e difficile da investigare.

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Parlare di intestino porta a considerare le sue strette correlazioni con l’ugola che forse non soltan­to è utile alla produzione del film idrolipidico cordale

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ma anche rappresenta un campanello di allarme di disbiosi e di problematiche di assor­bimento o di intol­leranze/allergie nonché di pessima respirazione nasale anche su apparen­te normale rinomorfo­logia. Spesso l’ipertrofia uvulare finisce per coin­volgere in negativo la funzionalità del velo, delle tonsille palatine, dell’in­tero farin­ge, della respirazione e della de­glutizione nonché dell’udito e della voce come fun­zioni fini.

È un’osservazione che risale già all’inizio della mia carriera.


1) MALT sta per mucose-associated lymphoid tissue traducibile dall’Inglese come “tessuto linfoide associato alle mucose”. È presente a livello di varie mucose quali il tratto gastrointestinale, l’uro-genitale, la tiroide, i polmoni, gli occhi e la pelle. GALT sta per: gut-associated lymphoid tissue.


Estratto da: Alfonso Gianluca Gucciardo, Curare l’Arte, il Corpo e la Voce, Qanat, Palermo 2017, 49–50 (mo­dif.)