Fonochirur­gia. Chirurgie per la voce.

Se la voce si ammala o se ci sono esi­gen­ze par­ti­co­lari, l’o­tori­no­laringo­ja­tra com­pe­tente in fonochirur­gia (bran­ca spe­ciale e speci­fi­ca da non con­fondere con la laringochirur­gia. A tal propos­i­to, va det­to che, almeno in Italia, sono pochi i chirurghi che prat­i­cano la fonochirur­gia come unicum) ha diverse pos­si­bil­ità per rispon­dere alle esi­gen­ze del paziente, del fono­pe­dista (il logo­pe­dista esper­to in voce) e del medico del­la voce (il cosid­det­to “foni­a­tra”) che lo con­tat­ta, appun­to, affinché operi il paziente/cliente per miglio­rarne o, al bisog­no – il qual even­to diven­ta anche un prob­le­ma eti­co e bioeti­co per il foni­a­tra e il chirur­go – peg­gio­rarne la voce. Il dis­cor­so ci porterebbe lon­tano se lo appro­fondis­si­mo davvero (*).

Didat­ti­ca­mente si potrebbe dire esistono tan­ti tipi di chirur­gia – tradizionale o con i diver­si laser etc – per la voce, in base al fat­to che sia inter­es­sa­ta specificamente:

  • la strut­tura laringea (tiro­plas­tiche etc)
  • la cor­da vocale (lipofill­ings, exere­si, pro­ce­dure fonoestetiche etc) 
  • la zona del tubo aggiun­to o vocal tract (iniezioni extra­cordali etc)
  • una zona defini­bile come “anato­mo-fun­zional­mente mista” inter­es­san­do più appa­rati (per esem­pio, molte pro­ce­dure per il “cam­bio di ses­so vocale” nei trans­gen­ders/transessuali).

In base alla tipolo­gia di aneste­sia scelta (ovvi­a­mente, non a caso) dai medici insieme al paziente e ad alcune pro­ce­dure speci­fiche, si dif­feren­ziano almeno tre approccî:
— quel­lo in micro­laringosospen­sione (MLS) al micro­sco­pio oper­a­to­rio in aneste­sia gen­erale in sala oper­a­to­ria clas­si­ca (Qua­si sem­pre si entra dal­la boc­ca, sen­za neces­sità alcu­na di cica­tri­ci esterne sul col­lo del paziente/cliente);
— quel­lo in FEPS (nome da me coni­a­to nel 2004 per: ‘fiberen­do­scop­ic phono­surgery’) in aneste­sia locale (con il bron­co­sco­pio ad acces­so nasale; a volte anche con una specie di micro­sco­pio) in sala oper­a­to­ria “ridot­ta” (anche in questo caso, al 99% non ci saran­no cica­tri­ci esterne);
— il cosid­det­to OBS [office based (phono)surgery] effet­tua­to dal chirur­go diret­ta­mente in ambu­la­to­rio con speci­fi­ci stru­men­ti chirur­gi­ci men­tre il paziente, in aneste­sia locale, sta sedu­to sul­la poltrona da visi­ta (la pro­ce­du­ra — with­out scars — è molto usa­ta nei pae­si del nord del­l’Eu­ropa per la pic­co­la e la media chirurgia).

Ciò det­to, in ogni caso, preme che ci si ricor­di che, per potere avere mag­giori pos­si­bil­ità di non trovar­si dopo l’in­ter­ven­to chirur­gi­co con la voce “più dan­neg­gia­ta di pri­ma”, è fon­da­men­tale affi­dar­si sem­pre a un clin­i­co com­pe­tente in med­i­c­i­na del­la voce il quale sug­gerirà nel pre-oper­a­to­rio chirurghi e fono­pe­disti speci­fi­ci alle esi­gen­ze e, nel post-oper­a­to­rio, darà anche i tem­pi del per­cor­so di ripresa del­la voce a fini relazion­ali e/o pro­fes­sion­ali (mai cantare sen­za il suo per­me­s­so e fin quan­do la gua­ri­gione non sia stro­bo­scopi­ca­mente e glob­al­mente com­ple­ta. Lo spe­cial­ista che dovrà dare l’OK defin­i­ti­vo è il fono­pe­dista). Ciò rap­p­re­sen­ta il pre­req­ui­si­to essen­ziale al fine di potere, se neces­si­ta, essere segui­ti bene da una équipe spe­cial­iz­za­ta (medico, logo­pe­dista, fisioter­apista, fonochirur­go e, al bisog­no, mae­stro di arti del­la voce esper­to in voco­pe­dia) dal lavoro del­la quale tut­ta derivano, con la col­lab­o­razione e la moti­vazione essen­ziale e impre­scindibile del paziente stes­so, l’eu­fo­nia e l’eumelia.

Per appro­fondi­men­ti, si con­sulti­no, nel sito del­la AOOI, i lib­ri (per nul­la recen­ti ma del tut­to fon­da­men­tali) a cura del prof. Delfo Casoli­no e a cura del­lo stes­so e del dot­tor Andrea RIc­ci Mac­cari­ni (entram­bi a down­load gratuito).

(*) Lo si è fat­to in diver­si nos­tri lavori cui si riman­da. Tra gli altri, nei seguenti:

  • A. G. Guc­cia­r­do, La fonochirur­gia nei can­tan­ti, in: Fran­co Fussi (ed.), La voce del can­tante – III vol­ume, Omega Edi­zioni, Tori­no 2005, 343–390
  • A. G. Guc­cia­r­do, Psiche, emozioni e fonochirur­gia per gli artisti, in: Fran­co Fussi (ed.), La voce del can­tante – VII vol­ume, Omega Edi­zioni, Tori­no 2011, 435–440
  • A. G. Guc­cia­r­do, Silen­zio e Voce. Per lib(e)rare il sé in sce­na e in ogni dove, Qanat, Paler­mo 2016
  • A. G. Guc­cia­r­do, Curare l’arte, il cor­po e la voce, Qanat, Paler­mo 2017
  • A. G. Guc­cia­r­do, Trattare voci e per­sone. Suc­ces­si e insuc­ces­si, ferite e fer­i­to­je in Med­i­c­i­na del­lo Spet­ta­co­lo, in Foni­a­tria e in Fono­pe­dia, Qanat, Paler­mo 2018