For ENG text, and for extras: see below - Cantare gli armonici – Singing the overtones
Ha un fascino tutto speciale sentire – e vedere – cantare gli abitanti della ex Repubblica di Tuva (oggi, Stato della Russia, al confine con la Mongolia) oppure molti cantanti di repertorio della tradizione sarda. Il loro modus e il loro stile di canto hanno, da ormai tanti anni, attirato l’attenzione di curiosi, etnomusicologi, fisici e, negli ultimi decenni, anche di alcuni medici interessati allo studio della voce artistica. Come viepiù avviene nella cosiddetta “vocologia”, c’è chi a questi approfondimenti si approccia da un punto di vista iperspecialistico e chi si lascia invece trasportare dalle assonanze e dal mistero. In ogni caso, pochi risultano indifferenti al genere e allo stile. Cosa avviene, però, nell’apparato composito fono-articolatorio-risonanziale, per/nel “produrre” questo tipo di canto? Si nota che, durante l’emissione delle vocali (e vocali-consonanti essenziali) cantate, intervengono modifiche specifiche (ricercate, volute e veloci) della posizione della lingua e dell’uso del cosiddetto “tratto vocale”. Per fare tutto ciò serve studiare con maestri che di canto degli armonici sono esperti. Con l’aiuto di due tra i più rinomati tra loro – Ilaria Orefice e Giovanni Bortoluzzi – e della Risonanza magnetica nucleare dinamica abbiamo cercato, con la guida e l’opera magistrale del dottor Filippo Barbiera e insieme a due colleghi unici, il dottor Murmura e il professor Lo Casto, con finalità sia cliniche sia soprattutto di ricerca a fini pedagogici, di comprendere cosa effettivamente avvenga nel vocal tract “basso” e in quello “alto” arrivando a comprendere come il velo palatino lavori durante l’overtones singing. Per motivi legali, com’è ovvio, senza autorizzazione non possiamo diffondere in modalità open-access l’articolo appena pubblicato Articolo su JOURNAL OF VOICE, June, 2020 ma potete comunque leggerlo (e vederne gli stupendi video allegati) direttamente dal sito di Journal of Voice.
Buona voce a tutti!
*** Cantare gli armonici – Singing the overtones
It has a very special charm to hear – and, above all, to see – the inhabitants of the former Republic of Tuva (today a State of Russia, on the border with Mongolia) or many singers of the Sardinian tradition sing. Their modality and their style of singing have, for many years, attracted the attention of curious, ethnomusicologists, physicists and, in recent decades, also of some doctors interested in the study of the artistic voice. As it occurs increasingly in the case of the so-called “vocology”, there are those MDs who approach these insights from a hyperspecialistic point of view, and those ones who let themselves be carried away by assonances and mystery. In any case, few are indifferent to specificity and style. But what does in this song happen? It occurs some refined and desired changes in the position of the tongue and in the use of the vocal tract during the sound emission of sung vowels (and essential vowels-consonants). All this can be learned by studying with masters who are experts in singing harmonics. With the help of two of the most renowned among them – Ilaria Orefice and Giovanni Bortoluzzi – and of the dynamic MRI, with the control of the head MD dr Barbiera, and in partnership with dr Bruno Murmura and prof. Antonio Lo Casto, we have tried, with both clinical and pedagogical purposes, to understand what actually happens in the “low” and in the “high” vocal tract, coming to understand how the Palatine Veil works during overtones singing.This article will help those of you interested in the topic: Article in JOURNAL OF VOICE, June, 2020. For Laws reasons, of course, without authorization we cannot share in open-access mode the article just published but you can already read it (and watch the very stunning attached videos) directly from the Journal of Voice website.
Good voice to all!